Perché rivolgersi ad uno psicologo?
Ancora oggi c'è una forte resistenza e diffidenza a rivolgersi ad uno psicologo nei momenti difficili della vita o nei passaggi di alcune fasi che non riusciamo a superare da soli. Qualcuno pensa che gli psicologi sono per i "matti", per i deboli, per chi è incapace di cavarsela da solo. Ma se riusciamo a fare il salto mentale, non certo aiutati dalla cultura del nostro tempo, che il "chiedere aiuto" non è segno di debolezza ma, al contrario, un arricchimento, una opportunità per allargare i nostri orizzonti, per crescere grazie alla ricchezza che l'altro mi dona e che reciprocamente ci doniamo, allora il gioco è fatto. Proprio così, perché un percorso personale aiuta a guardarsi dentro, a dare il meglio di sé, a realizzare se stessi, a star semplicemente bene con sé e con chi ci è vicino, a realizzare il nostro sogno, i nostri obiettivi, i nostri valori... insomma a dare il meglio che la vita ci regala insieme con le persone che incontriamo ogni giorno.
Lo psicologo è qualcuno che ti aiuta a prendere "in mano" la tua vita, a guardarla senza paura e con coraggio; a sanare le tue ferite e sofferenze per aiutarti ad esprimere il meglio di te, a realizzare le tue potenzialità, a star bene con te stesso e con gli altri, attraverso una relazione ed una comunicazione sana, efficace e gioiosa.
Tutto questo non è sicuramente facile e poco faticoso, ma di certo porta le persone a sentirsi felici e a rispondere alla fatidica domanda "Come stai?" non con un "Bene!" di circostanza, ma con una semplice parola che racchiude un mondo di emozioni, sentimenti, pensieri.... in definitiva a donare all'Altro una parte di sé.